martedì 5 novembre 2013

Bozza delle novità per i ciclisti nel nuovo codice della strada

Ecco la bozza delle modifiche del nuovo Codice della Strada con diverse modifiche in favore della mobilità ciclistica. Queste non sono state ancora approvate ma sono un visibile segno che si inizia a tenere in considerazione anche la mobilità ciclistica che fino ad ora per la mia esperienza è sempre stata tenuta veramente poco in considerazione.

Onere della prova di incidente al soggetto meno vulnerabile. 
In caso di incidente tra un’automobile e una bicicletta, in pratica, spetterà al conducente dell’auto dimostrare la propria “non colpevolezza”. 

Corsia ciclabile in continuità sul lato destro delle strade urbane.
Sarebbe davvero stupendo avere una ciclabile in ogni strada anche se faccio fatica a crederci... Comunque anche il solo avere l'indicazione della ciclabile a destra, anche se poi ci parcheggerano le auto etc sarebbe già un segnale che i ciclisti ESISTONO, cosa che a volte sembra quasi non considerata, ci si sente come degli intrusi nel traffico.

Case avanzate.
Si tratta di un’area poco avanti ad un semaforo in cui possono sostare solo i ciclisti, avanzati rispetto alla coda delle auto, che consentirebbe alle biciclette di ripartire con maggiore rapidità ed evitare collisioni con le automobili e soprattutto di non respirare il gas di scarico delle auto in coda.

Parcheggi a spina sulla corsia sinistra.
Per favorire la realizzazione di corsie ciclabili sulla corsia destra di ogni strada urbana, si pensa di modificare quella sinistra prevedendo per le auto soli parcheggi a “spina di pesce”, che sì consentirebbero la sosta di un maggiore numero di auto rispetto alla normale disposizione in fila. Penso però che la strada verrebbe ridotta ancora di più creando solo più traffico...

Sensi unici tranne bici. Un’importante agevolazione alla mobilità ciclistica adottata, tra le altre, in Olanda, è l’istituzione dei cosiddetti “sensi unici eccetto bici”, ovvero la possibilità per i ciclisti di transitare in controsenso, sempre e senza vincoli di larghezza minima della strada stessa.

Cessazione dell’obbligo di pedalare esclusivamente sulla ciclabile quando presente
A tutt’oggi è in vigore, secondo il Codice della Strada, l’obbligo di percorrere le piste ciclabili qualora siano presenti. Di questo per esempio parlavo qualche post fa in cui raccontavo la mia esperienza in molte zone dove la pista ciclabile è poco evidenziata (non si vede quasi più) e integrata sul marciapiede dove sostano decine di persone in attesa di autobus, tavolini dei bar ecc e in più con decine di attraversamenti dove le auto in barba al segnale di precedenza non ti fanno passare MAI, e io come molti altri preferisco infrangere il codice e camminare sulla strada insieme alle auto perchè mi sento molto più sicura... Sarebbe una grande modifica! 
Preciso che salvo qualche raro caso sono molto a favore all'uso esclusivo delle ciclabili, ma quando queste sono veramente più pericolose della strada non ha senso usarle.

Cessazione dell’obbligo di pedalare esclusivamente a destra della carreggiata
A questo va aggiunta anche la cessazione dell’obbligo di pedalare esclusivamente sul lato destro della carreggiata. Del resto come affrontare le corsie multiple di una città dove è necessario cambiare corsia per svoltare? Camminare a destra e basta non è possibile in aree urbane.

Inforturnio in itinere. 
Riguarda il riconoscimento della copertura assicurativa relativa allo spostamento in bici casa-lavoro alla pari del trasporto pubblico per coloro che scelgono di recarsi al lavoro in bicicletta. 

Limite di velocità a 30 km/h nei centri urbani. 
L’introduzione del limite di velocità a 30 km/h invece dei 50 Km/h attualmente in vigore, Mi sembra una regola assurda e fuori luogo, integrare le biciclette non vuol dire far camminare le auto alla velocità delle biciclette, penso che basterebbe far rispettare i limiti attualmente previsti invece di metterne di ridicoli e poi non farli comunque rispettare (cosa si potrebbe ottenere? Solo che di tanto in tanto si faccia cassa con le multe e che le assicurazioni non paghino più in caso di incidente perchè tanto si superava sempre il limite motivo sufficiente per non essere mai "dalla parte della ragione").

Se vogliamo aiutare la mobilità ciclistica dobbiamo creare aree per i ciclisti e non cercare di far camminare le macchine alla velocità delle biciclette. Tanto a trenta o a cinquanta km/h se ad una svolta la bici va dritta e l'auto distratta ti passa sopra ti ammazzi lo stesso.




giovedì 31 ottobre 2013

Spettacolare ciclabile sopraelevata di Eindhoven

Questo filmato non potete perderlo, è uno spettacolo assoluto! Si tratta di un ponte ciclabile circolare nella città olandese di Eindhoven, progettato da IPV Delft, che offre a ciclisti e pedoni la possibilità di circolare separatamente dalla rotatoria sottostante dedicata alle automobili.


mercoledì 30 ottobre 2013

A Tokio i primi parcheggi sotterranei per biciclette

Chiunque usi la bicicletta regolarmente sa che il problema del parcheggio è di notevole importanza e anche che lasciare la propria bici, anche se ben legata rappresenta comunque un rischio di non ritrovarla al suo posto... Ma ecco che a Tokio si rimedia a entrambi i problemi con una soluzione eccellente:
In soli 13 secondi il parcheggio sotterraneo riceve la bicicletta, quindi meno del tempo necessario per cercare le chiavi della catena e legarla ad un palo! Al ritorno il tesserino di riconoscimento permette di riavere in un attimo la propria bici.
L'abbonamento mensile costa 13 euro al mese e nella città ci sono 43 impianti già attivi.
Un impianto simile per le auto è già presente a Brescia, chissà...



















FONTE: http://www.eticamente.net/13936/eco-cycle-dal-tokyo-arrivano-i-primi-parcheggi-sotterranei-e-automatici-per-le-biciclette.html

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martedì 29 ottobre 2013

La ciclabile è incompleta? Ecco come ha risolto Judah Schiller

Avrebbe voluto poter andare al lavoro in bicicletta, evitando il traffico, ma la tratta che gli sarebbe servita era incompleta. Così ha deciso di trasformare la bicicletta affinché fosse in grado di attraversare l'acqua.


Si compone di due galleggianti gonfiabili, un piccolo propulsore e i ganci per poter montare la bicicletta: il risultato è un mezzo di trasporto «più pratico e divertente che passare un'ora bloccato nel traffico dell'ora di punta, in un tunnel o su un ponte».
Da quest'idea è nata BayCicle.
Nel frattempo, Schiller non solo ha attraversato la baia di San Francisco, ma anche il fiume Hudson a New York.





FONTE: http://www.zeusnews.it/n.php?c=19996

lunedì 28 ottobre 2013

Da rottami a progetti di utilità sociale

Molto carina la proposta del Comune di Milano che intende mettere a disposizione le biciclette abbandonate e i rottami vari presenti in giro per la città di chi vorrà tentare di dargli nuova vita sotto forma di biciclette stesse oppure nelle più svariate forme, come opere d'arte, pezzi d'arredamento e quant'altro venga dalla fantasia.
Per partecipare all'avviso pubblico bisogna possedere l’autorizzazione per il trasporto, lo stoccaggio e il trattamento di materiali ferrosi (metalli ferrosi, rifiuti ingombranti, metallo) e presentare una proposta di progetto con obiettivi e utilità sociale. Le proposte potranno essere consegnate fino alle ore 16 di giovedì 14 novembre 2013.
Tutti i cittadini potranno segnalare rottami di biciclette abbandonati utilizzando l’applicazione PuliAMO.

FONTE: http://www.partecipami.it/infodiscs/view/19720


sabato 26 ottobre 2013

Nuove ciclabili e ztl a Brescia? Vogliamo parlare di via diaz?

Vi segnalo questa notizia letta su bresciapoint.it (qui il link: http://www.bresciapoint.it/index.php?option=com_zoo&task=item&item_id=8575&Itemid=263) che ci regala una speranza...

L'articolo parla dell'assessore Federico Manzoni, 30 anni, avvocato, a cui il sindaco Emilio Del Bono ha affidato deleghe importanti, a partire dalla Mobilità. Il suo progetto è quello di mettere in sicurezza l’itinerario dell’Oltremella, da piazzale Iveco a via Colombo, e il tracciato che da via Dalmazia porta verso Fornaci. Altri tasselli arriveranno da alcune operazioni urbanistiche, come l’ex Idra per via Triumplina e Lonati a Sant’Eufemia. L'obiettivo è mettere in sicurezza le ciclabili e dar loro continuità.

Io proporrei anche di verificare alcune zone attorno al ring che sono pure estremamente importanti per chi vuole raggiungere il centro in bicicletta e personalmente trovo ad esempio via diaz a Brescia estremamente pericolosa e ambigua. Esiste una ciclabile sul marciapiede dove è impossibile transitare perchè in condivisione con i pedoni che sono tanti e lo spazio è pochissimo e ovviamente questi sono infastiditi dalle biciclette e la ciclabile non è affatto ben segnalata ormai le righe sono completamente scolorite e quindi si finisce per incappare continuamente in discussioni inutili (la pista si vede poco e niente e i pedoni non la considerano tale) Senza parlare dei pericolosissimi attraversamente pedonali dove le auto ti lasciano li ad aspettare decine di minuti oppure se prendi la precedenza che ti spetta senza aspettare che si fermino proprio allora rischi veramente la vita. Siamo al punto che un ciclista mediamente preferisce camminare sulla strada insieme alle auto piuttosto che rischiare la vita continuamente (questo poi penalizza ulteriormente il ciclista poichè sarebbe obbligato a stare sulla ciclabile quando è presente e dunque in caso di incidente non sarebbe neanche in caso di ragione rimborsato per il danno subito).

 Io la mattina porto il bambino alla scuola materna proprio in una traversa di via diaz quindi sono obbligata a passarci e vi garantisco che alla fine ho talmente paura che vado (veramente a malincuore) in macchina per non rischiare la vita di mio figlio di tre anni. In alcuni tratti preferirei camminare sul marciapiede anche se non dovrei ma questo sarebbe comunque impossibile per la quantità impressionante di auto parcheggiate sul marciapiede.
Se ci fosse una ciclabile come quella che faccio per il resto della strada (quella che costeggia il parco ducos per intenderci e che porta a san polo) allora sicuramente la macchina la lascerei in uso solo per i giorni di gran pioggia ma per il resto andrei sempre in bicicletta (come del resto facevo prima di avere il bambino) ma a queste condizioni...

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venerdì 25 ottobre 2013

Bike Rescue di Croce Rossa Italiana

Veramente bella l'iniziativa dei dirigenti di Croce Rossa Italiana che hanno previsto il nuovo "bike rescue", una squadra di biciclette super attrezzate per il primo soccorso, ne è presente perfino una dotata di defibrillatore. Così mentre l'ambulanza cerca di districarsi nel traffico chi ha bisogno ottiene comunque un'assistenza di primo soccorso. Sito della Croce Rossa Italiana

domenica 15 settembre 2013

Si vendono più bici che auto

Che gioia leggere queste notizie... E vedere che in tanti iniziano a godere il piacere di pedalare... Che il motivo sia economico o ecologico di piacere o di moda il bello è che ci sono tante biciclette!!!

In Olanda proprio una crisi economica ha iniziato a trasformare la locomozione automobilistica in ciclistica, e tutt'oggi la bicicletta è il mezzo preferito degli olandesi e di moltissimi altri abitanti dei paesi del nord europa.
Forse anche in Italia potrebbe accadere qualcosa di simile? Però sarebbero necessari veramente molti interventi da parte del governo perchè allo stato delle cose attuali la bicicletta rappresenta un modo troppo pericoloso di circolare. Piste ciclabili con asfalto spesso pieno di buche e che talvolta finiscono nel nulla o che sono talmente piene di attraversamenti automobilistici che si va quasi più sicuri sulla strada...
Insomma perchè tutti possano serenamente fare una scelta a favore della bicicletta sono necessari molti cambiamenti.

L'articolo qui sotto riporta la notizia pubblicata da tgcom24.

http://www.tgcom24.mediaset.it/green/articoli/1117377/hanno-voluto-la-bici-14-milioni-di-italiani.shtml