lunedì 6 dicembre 2010

Triste notizia

Riporto purtroppo il comunicato stampa della FIAB dopo la morte di sette ciclisti in un tremendo incidente...

La guerra sulle strade miete altre vittime

Un automobilista, lanciato a tutta velocità durante un sorpasso su una strada statale in Calabria, investe frontalmente un gruppo di persone uscite in bici per una passeggiata. E’ un massacro: sette ciclisti morti sul colpo, altri tre ricoverati in gravi condizioni.

Se, al di là dei risvolti tecnici della definizione, il concetto di “incidente” lascia intendere un certo grado di fatalità e ineluttabilità, occorre ribadire che questo non costituisce una descrizione appropriata di molti degli eventi lesivi che si verificano
sulle strade italiane, che sono – giova ricordarlo – fra le meno sicure e le meno controllate d’Europa.

Comportamenti come quelli che hanno dato luogo alla tragedia avvenuta oggi denotano un atteggiamento criminale da parte di chi, armato del veicolo di cui è conducente, si dimostra spregiudicato e indifferente al rispetto di ogni regola sulla strada. A qualsiasi costo. E spesso facendola franca.

Protetti e isolati all'interno degli abitacoli di autoveicoli sempre più sofisticati, subiamo evidentemente una vera trasformazione psichica che spazza via anche il senso e la paura della morte.

L’automobilista responsabile dell’eccidio odierno, stando ai primi accertamenti di cui la stampa ha dato notizia, aveva subìto il ritiro della patente solo pochi mesi fa per un sorpasso azzardato. Incurante di ciò, si è ugualmente messo alla guida dell’auto. Ma non basta: sarebbe risultato positivo al test antidroga. E neppure avrebbe esitato a mettersi in viaggio con una bambina a bordo.

Se si dice che il veicolo a motore è un'arma e che la patente equivale a un porto d'armi, poi occorre anche essere conseguenti. Altrimenti si parte da premesse corrette per arrivare a conclusioni sbagliate.

La strage di Lamezia Terme configura a nostro parere un omicidio (plurimo) che non può rientrare nella categoria della colpa, cioè nella semplice inosservanza di leggi o regolamenti, bensì in quello del dolo, dunque della volontarietà, anche se solo nella forma del cd. “dolo eventuale”, nota in dottrina e in giurisprudenza.

L’Unione Europea aveva fissato tempo fa un obiettivo molto ambizioso in fatto di sicurezza stradale: ridurre entro il 2010 del 50% il numero delle vittime.
Recentemente sono stati pubblicati i dati ACI-ISTAT 2009. A livello complessivo si osserva una riduzione delle vittime. Se però si analizzano meglio i valori, si nota che la riduzione di mortalità è riferita solo agli automobilisti, in minima parte ai motociclisti,
mentre per pedoni e ciclisti il numero di morti è costante.
Se dunque analizziamo questo dato confrontandolo con l’incidentalità in ambito urbano constatiamo che un morto su due in città è un pedone o un ciclista.
Conteggiando anche i motociclisti, risulta che l’83% dei morti in città è da ascrivere all’utenza debole. Se ne deduce che senza interventi per tale segmento fondamentale della mobilità non si fa nessuna politica di sicurezza.

Nel partecipare al cordoglio dei familiari delle vittime, la Federazione Italiana Amici della Bicicletta chiede che la sicurezza stradale entri finalmente tra le priorità dell’agenda politica, sia su scala nazionale che locale.


( Per approfondimenti, con dati e statistiche si rimanda al breve
studio di Edoardo Galatola, Responsabile Sicurezza FIAB:
http://www.fiab-onlus.it/download/incidente_8morti.pdf )


FIAB onlus - Federazione Italiana Amici della Bicicletta

venerdì 7 maggio 2010

BiciMia si implementa!!




Ho letto una bellissima notizia sul "Giornale di Brescia" del 5 maggio!!
Finalmente il super amato servizio BiciMia viene implementato con nuove pensiline e bel altre 276 biciclette!
A parte i dati veramente favorevoli sull'uso di BiciMia (riporto giusto qualche numero) che vedono 2600 abbonati, medie di 20mila depositi mensili, 90mila km percorsi totali e un gran consenso ecco che il Comune finalmente giunge alla conclusione che il servizio è tanto utile e decide di creare nuove postazioni anche nelle zone finora prive di pensiline.

Saranno implementate le stazioni presso: piazzale Golgi, piazzale Ospedale Civile, piazza San Padre Pio, via Fontane, via Veneto, viale Piave, viale Bornata, via Masaccio, cavalcavia Kennedy, via Repubblica Argentina, via Salgari, Via Milano, via Colombo, via Chiusure, via del Franzone, via Marconi, Borgo Trento, via Casazza, villaggio Prealpino, via San Polo, via Lonati, via Cremona, via Corsica e per finire nella piazza di Fiumicello.

Io non vedo l'ora, questo servizio è veramente tanto utile e oltretutto ricordo che è assolutamente gratuito se il prestito della bici viene mantenuto per un periodo inferiore a 45 minuti (oltre il quale verranno scalati i costi dalla tessera).
Si paga una cauzione (30 euro totali di 5 euro di ricarica scheda, che vengono rimborsati in caso si desideri cessare l'iscrizione) e quando mi sono iscritta io (appena nato il servizio, due anni fa) mi regalarono anche il casco!!

A me non sembra vero, aspetto con ansia di veder nascere la postazione vicino a casa e spero di vederne sempre più nel quartiere (la zona di via Masaccio), penaltro sarà troppo bello anche poter andare la mattina a lavoro in autobus e rientrare in bici quando magari piove o fa troppo caldo e si desidera non arrivare troppo sudati a lavoro. Il tutto gratis e in totale rispetto della natura!

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giovedì 6 maggio 2010

Casco obbligatorio per minori 14 anni

La legge che apporta diverse modifiche al codice della strada è stata approvata proprio oggi e prevede, per quanto riguarda le biciclette che:

- Il casco diventa obbligatorio in bicicletta per i minori di 14 anni

- non saranno più ritirati punti dalla patente per le inflazioni commesse con la bici!


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mercoledì 28 aprile 2010

Casco obbligatorio in bicicletta?

E' in questi giorni in discussione la serie di modifiche al codice della strada che propone tra le varie anche l'uso obbligatorio del casco per bicicletta e l'uso di bretelle o giubbino catarifrangente dopo il tramonto e fino all'alba.

Ovviamente sarebbe saggio farne uso a prescindere dalla legge, e per quanto mi riguarda amo molto avere sempre luci perfettamente funzionanti nella bici e trovo ideale aumentare la visibilità usando anche le bretelle, anzi, le vado a comprare domani stesso anche se non dovessero approvare la legge!!
Però il casco...

Il casco è un'altra cosa. Io ce l'ho, che dico... Ne ho due! Uno l'ho comprato io, tutto rosa stupendo intonato alla mia bicicletta tutta rosa. Poi quando mi sono iscritta a BiciMia (il bike sharing presente a Brescia) me ne hanno regalato un'altro. E' arancio come le biciMia e ce l'ho ancora nella scatola. Non era obbligatorio prenderlo e molti devo dire che non l'hanno voluto. Io l'ho preso al volo perchè comunque ci sono di sicuro occasioni in cui è utilissimo usarlo.

Occasioni! Però trovo giusto che sia a libero arbitrio di ognuno di noi scegliere se usarlo o no!
Ci sono occasioni in cui faccio un rapido giro per fare la spesa peraltro sempre in ciclabile che proprio il casco diventa l'ennesimo ingombro della situazione!
E poi comunque a me non piace doverlo usare, la bici per me è uno dei pochi simboli rimasti della libertà e sinceramente mi dispiacerebbe davvero sentirmi costretta a portarmi dietro il casco tutto il giorno ovunque vada!!

Poi ovviamente sarebbe saggio usarlo, questo non lo nego. Ma è saggio anche mettere una sciarpa al collo e nessuno ha pensato di farne una legge!!

Penso poi al gran successone del bike sharing in tutta italia... Immagino benissimo i pendolari che arrivano con il treno con la borsa per tutto il giorno fuori casa e pure il caschetto per fare due km di bici a noleggio per arrivare a lavoro... Ma dai...
Ovviamente l'uso delle bici a noleggio è caratterizzato dall'uso occasionale, capito li, devo fare due giri, vedo la bici, la prendo e vado. E ovviamente non ho il casco con me!!
Si bicimia me l'ha dato! Ma io posso mica andare in giro col casco perchè "potrebbe servirmi...".
Se mettessero un casco in dotazione con la bici lo userei ancora meno perchè mi farebbe troppo schifo (...finalmente pulito e igiene insieme!!!) e un casco usaegetta sarebbe costosissimo e inquinantissimo, totalmente fuoriluogo rispetto all'ecologia della bici.

Insomma invece di far mettere il casco per forza fare qualche pista ciclabile in più no?

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venerdì 12 marzo 2010

Google Maps per ciclisti

Spero non vi siate dimenticati del mio blog, perchè io in questi mesi non sono riuscita ad aggiornarlo, ma ho una bella notizia... Il 1° gennaio è nato il mio piccolo erede, Michele, che mi ha preso completamente tutto il tempo ma non ho certo dimenticato la bicicletta!! Appena ho avuto la possibilità ho ripreso subito i miei giri in bici!!

La notizia che sicuramente merita rilievo è la nascita di un nuovo servizio da parte di Google Maps! Infatti ora non solo è possibile usare l'utilissimo servizio che indica i percorsi per raggiungere un qualsiasi luogo nel mondo ma è possibile anche farlo in bicicletta trovando indicazioni sulle ciclabili.
Qui sotto un utilissimo video spiega come utilizzare il nuovo servizio, che però deve ancora essere implementato per molte zone d'Italia.



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