giovedì 31 ottobre 2013

Spettacolare ciclabile sopraelevata di Eindhoven

Questo filmato non potete perderlo, è uno spettacolo assoluto! Si tratta di un ponte ciclabile circolare nella città olandese di Eindhoven, progettato da IPV Delft, che offre a ciclisti e pedoni la possibilità di circolare separatamente dalla rotatoria sottostante dedicata alle automobili.


mercoledì 30 ottobre 2013

A Tokio i primi parcheggi sotterranei per biciclette

Chiunque usi la bicicletta regolarmente sa che il problema del parcheggio è di notevole importanza e anche che lasciare la propria bici, anche se ben legata rappresenta comunque un rischio di non ritrovarla al suo posto... Ma ecco che a Tokio si rimedia a entrambi i problemi con una soluzione eccellente:
In soli 13 secondi il parcheggio sotterraneo riceve la bicicletta, quindi meno del tempo necessario per cercare le chiavi della catena e legarla ad un palo! Al ritorno il tesserino di riconoscimento permette di riavere in un attimo la propria bici.
L'abbonamento mensile costa 13 euro al mese e nella città ci sono 43 impianti già attivi.
Un impianto simile per le auto è già presente a Brescia, chissà...



















FONTE: http://www.eticamente.net/13936/eco-cycle-dal-tokyo-arrivano-i-primi-parcheggi-sotterranei-e-automatici-per-le-biciclette.html

.

martedì 29 ottobre 2013

La ciclabile è incompleta? Ecco come ha risolto Judah Schiller

Avrebbe voluto poter andare al lavoro in bicicletta, evitando il traffico, ma la tratta che gli sarebbe servita era incompleta. Così ha deciso di trasformare la bicicletta affinché fosse in grado di attraversare l'acqua.


Si compone di due galleggianti gonfiabili, un piccolo propulsore e i ganci per poter montare la bicicletta: il risultato è un mezzo di trasporto «più pratico e divertente che passare un'ora bloccato nel traffico dell'ora di punta, in un tunnel o su un ponte».
Da quest'idea è nata BayCicle.
Nel frattempo, Schiller non solo ha attraversato la baia di San Francisco, ma anche il fiume Hudson a New York.





FONTE: http://www.zeusnews.it/n.php?c=19996

lunedì 28 ottobre 2013

Da rottami a progetti di utilità sociale

Molto carina la proposta del Comune di Milano che intende mettere a disposizione le biciclette abbandonate e i rottami vari presenti in giro per la città di chi vorrà tentare di dargli nuova vita sotto forma di biciclette stesse oppure nelle più svariate forme, come opere d'arte, pezzi d'arredamento e quant'altro venga dalla fantasia.
Per partecipare all'avviso pubblico bisogna possedere l’autorizzazione per il trasporto, lo stoccaggio e il trattamento di materiali ferrosi (metalli ferrosi, rifiuti ingombranti, metallo) e presentare una proposta di progetto con obiettivi e utilità sociale. Le proposte potranno essere consegnate fino alle ore 16 di giovedì 14 novembre 2013.
Tutti i cittadini potranno segnalare rottami di biciclette abbandonati utilizzando l’applicazione PuliAMO.

FONTE: http://www.partecipami.it/infodiscs/view/19720


sabato 26 ottobre 2013

Nuove ciclabili e ztl a Brescia? Vogliamo parlare di via diaz?

Vi segnalo questa notizia letta su bresciapoint.it (qui il link: http://www.bresciapoint.it/index.php?option=com_zoo&task=item&item_id=8575&Itemid=263) che ci regala una speranza...

L'articolo parla dell'assessore Federico Manzoni, 30 anni, avvocato, a cui il sindaco Emilio Del Bono ha affidato deleghe importanti, a partire dalla Mobilità. Il suo progetto è quello di mettere in sicurezza l’itinerario dell’Oltremella, da piazzale Iveco a via Colombo, e il tracciato che da via Dalmazia porta verso Fornaci. Altri tasselli arriveranno da alcune operazioni urbanistiche, come l’ex Idra per via Triumplina e Lonati a Sant’Eufemia. L'obiettivo è mettere in sicurezza le ciclabili e dar loro continuità.

Io proporrei anche di verificare alcune zone attorno al ring che sono pure estremamente importanti per chi vuole raggiungere il centro in bicicletta e personalmente trovo ad esempio via diaz a Brescia estremamente pericolosa e ambigua. Esiste una ciclabile sul marciapiede dove è impossibile transitare perchè in condivisione con i pedoni che sono tanti e lo spazio è pochissimo e ovviamente questi sono infastiditi dalle biciclette e la ciclabile non è affatto ben segnalata ormai le righe sono completamente scolorite e quindi si finisce per incappare continuamente in discussioni inutili (la pista si vede poco e niente e i pedoni non la considerano tale) Senza parlare dei pericolosissimi attraversamente pedonali dove le auto ti lasciano li ad aspettare decine di minuti oppure se prendi la precedenza che ti spetta senza aspettare che si fermino proprio allora rischi veramente la vita. Siamo al punto che un ciclista mediamente preferisce camminare sulla strada insieme alle auto piuttosto che rischiare la vita continuamente (questo poi penalizza ulteriormente il ciclista poichè sarebbe obbligato a stare sulla ciclabile quando è presente e dunque in caso di incidente non sarebbe neanche in caso di ragione rimborsato per il danno subito).

 Io la mattina porto il bambino alla scuola materna proprio in una traversa di via diaz quindi sono obbligata a passarci e vi garantisco che alla fine ho talmente paura che vado (veramente a malincuore) in macchina per non rischiare la vita di mio figlio di tre anni. In alcuni tratti preferirei camminare sul marciapiede anche se non dovrei ma questo sarebbe comunque impossibile per la quantità impressionante di auto parcheggiate sul marciapiede.
Se ci fosse una ciclabile come quella che faccio per il resto della strada (quella che costeggia il parco ducos per intenderci e che porta a san polo) allora sicuramente la macchina la lascerei in uso solo per i giorni di gran pioggia ma per il resto andrei sempre in bicicletta (come del resto facevo prima di avere il bambino) ma a queste condizioni...

.

venerdì 25 ottobre 2013

Bike Rescue di Croce Rossa Italiana

Veramente bella l'iniziativa dei dirigenti di Croce Rossa Italiana che hanno previsto il nuovo "bike rescue", una squadra di biciclette super attrezzate per il primo soccorso, ne è presente perfino una dotata di defibrillatore. Così mentre l'ambulanza cerca di districarsi nel traffico chi ha bisogno ottiene comunque un'assistenza di primo soccorso. Sito della Croce Rossa Italiana